23.11.2016

La casa tecnologica piace alle assicurazioni

 

 
 
 
La casa tecnologica piace alle assicurazioni

Dagli Usa una tendenza che porta vantaggi e risparmi nelle polizze per le abitazioni

Hai la casa “domotica” automatizzata con sensori che controllano eventi catastrofici come incendi, allagamenti, effrazioni e i consumi? Forse non hai mai pensato che questa “dotazione” ti offre un’opportunità in più oltre ai vantaggi di efficienza e sicurezza che saggiamente hai perseguito. Piace infatti anche alle assicurazioni. Dagli Usa arriva una tendenza che in questi anni potrebbe rivoluzionare le caratteristiche delle polizze per la casa, portando evidenti vantaggi agli assicurati.

La possibilità di monitorare la propria abitazione con strumentazioni evolute interattive dà infatti modo di abbassare i rischi di danni, aumenta il valore dell’immobile e lo rende più appetibile per le compagnie assicurative, che possono con maggiore disponibilità offrire sconti per assicurarlo. Negli States i vantaggi sono già arrivati anche al 15% nei contratti assicurativi.

Ciò perché scattano meccanismi virtuosi che intrecciano il mondo dei servizi e dell’hi-tech; le compagnie possono con la propria forza contrattuale stipulare fin accordi favorevoli con i centri di assistenza normalmente coinvolti nelle tematiche di intervento per incidenti domestici, riparazioni, manutenzioni e favorire i proprietari di immobili che si vedono offrire pacchetti assicurativi completi di tutele e forme di pronto soccorso per ogni tipo di emergenza.

In Italia si tratta di una prassi ancora limitata, sono poche le abitazioni dotate di impianti quali antifumo, antincendio, sensori di allagamento, ecc. e pur essendo molto elevato il numero di case di proprietà, è ancora bassa la percentuale di quelle difese da coperture assicurative. Ma l’andamento della crescita di sensibilità in questo senso è attestato dalle analisi recenti, rispetto a interessi come l’efficienza complessiva della casa, i risparmi energetici, i pericoli di grandi catastrofi come terremoti o eventi atmosferici e legati alle attività criminali per furti e rapine.

In America “State Farm ha adottato Canary, un sistema per il monitoraggio delle proprietà immobiliari da smartphone, American Family, oltre all’allarme antincendio Nest Protect di Google, ha inserito nella propria offerta Ring, che controlla le porte attraverso un device inserito, come dice la parola, nel campanello, garantendo a chi lo installa un rimborso in caso di effrazione da parte di malintenzionati. Secondo Accenture nel 2015 due compagnie su cinque hanno avviato programmi in collaborazione con startup e produttori di device connessi, mentre il 45% delle società del settore dichiara che questi ultimi saranno un elemento fondamentale per la crescita delle entrate nel prossimo triennio”. (fonte mobile4innovation.it)

In tutto ciò, come sta accadendo per l’opportunità che presto diventerà un obbligo di installare la “scatola nera” anche in auto, centrale sarà il tema della privacy e della gestione dei dati sensibili e privati di coloro che decideranno di “connettere” aspetti e abitudini della propria vita e fornire dati sui propri beni per ottenere vantaggi assicurativi e migliore sorveglianza contro sinistri e danni in genere.

La casa tecnologica piace alle assicurazioni