31.05.2017

Bambini deceduti per strada: 2016 anno da dimenticare

Bambini deceduti per strada: 2016 anno da dimenticare.
Biserni: «Ogni volta che un bambino perde la vita sulla strada, il colpevole è sempre un adulto»

Il tema della sicurezza stradale verso i bambini ci preme particolarmente, torniamo quindi sull’argomento a poche settimane da un articolo relativo all’uso dei seggiolini di sicurezza sulle auto, perché un severo intervento di denuncia da parte del presidente dell’Asaps-Associazione Sostenitori ed Amici della Polizia Stradale Giordano Biserni ce ne offre l’occasione, dando uno sguardo ancora più ampio sul problema.

Le analisi statistiche relative al 2016 sono infatti sconfortanti e reclamano una maggior attenzione verso questo drammatico argomento. Biserni definisce quello scorso “Un anno veramente da dimenticare e che dà il senso di una sconfitta con 53 piccole vittime sulle strade. Ben 11 in più rispetto ai bimbi che hanno perso la vita nel 2015 (+26%). Il più triste degli Osservatori dell’ASAPS, quello che raccoglie i dati delle giovani vittime della strada nella fascia cha va da 0 a 13 anni, ha registrato 1.049 incidenti significativi nei quali oltre alle vittime mortali sono contati anche 1.312 feriti con lesioni importanti.

Dei 53 bambini deceduti 34 erano maschi e 19 femmine. Un particolare
se si può altrettanto agghiacciante è che l’osservatorio nel 2016 ha registrato anche 5 bambini morti “prima di nascere” a causa di incidenti stradali: 2 per decessi intrauterini e 3 in gestanti decedute nell’incidente.
Nel 2015 i bambini deceduti erano stati 42 e 65 nel 2014. L’Osservatorio il Centauro-ASAPS – precisa Biserni – non ha la pretesa di avere raccolto tutti gli eventi, ma certamente i più gravi attraverso le notizie delle agenzie di stampa e quelle raccolte dai propri 600 referenti sparsi sul territorio nazionale e comunicate alla sede di Forlì.
Delle 53 giovanissime vittime, 30, pari al 57%, erano trasportate a bordo dei veicoli (24 nel 2015) e questo aspetto comunque ripropone drammaticamente il tema del fissaggio dei nostri piccoli sui seggiolini. Non si conosce il dato di quante fra queste 30 vittime fossero regolarmente allacciate, anche se si può ritenere che una percentuale significativa non fosse trasportata a norma. In particolare nei casi di espulsione dall’abitacolo del mezzo dopo lo schianto. 4 bambini erano trasportati su una moto. 3 bambini sono stati travolti con la loro bicicletta (7 nel 2015). 16 erano a piedi per strada e qui il peggioramento è netto rispetto ai 9 piccoli pedoni morti nel 2015 (erano stati 25 nel 2014)”.

Le strade più pericolose
La disamina del presidente Asaps prosegue citando i contesti stradali più pericolosi per i bambini secondo i dati raccolti: “Sono 568 gli incidenti avvenuti nei centri urbani (54%) nei quali hanno perso la vita 21 bambini, (40%), (furono 13 nel 2015) e 637 sono rimasti feriti (48%), un dato che sfata l’idea che le strade urbane vedano solo incidenti non gravi. Sulle strade statali e provinciali gli incidenti sono stati 345 (33%), ma si sono contate 21 piccole vittime come sulle strade urbane (21 anche nel 2015) con 489 feriti.
Solo 67 gli episodi sulla rete autostradale che hanno causato però 6 decessi, 11%, (nel 2015 le vittime furono 5), mentre 104 bambini hanno dovuto ricorrere alle cure dei sanitari (8%). Ci sono poi 5 decessi di bambini avvenuti in incidenti nei campi o su strade adiacenti mentre erano a bordo di macchine agricole o sono stati travolti a terra.

Fra le più giovani vittime della strada il maggior numero si conta nella fascia che va da 6 a 10 anni con il record di 23 vittime mortali 43%. Fra i piccolissimi della fascia da 0 a 5 anni le vittime sono state 16 pari al 30%. Infine sono stati 14 i decessi nella fascia da 11 a 13 anni 27%.
In 23 incidenti il conducente del veicolo coinvolto è risultato ubriaco o drogato. Sono stati invece 72 gli incidenti causati da pirati della strada (50 nel 2015 e 53 nel 2014). Ricordiamo infine che 63 incidenti sono avvenuti in prossimità delle scuole (58 nel 2015) e 11 hanno coinvolto direttamente degli scuolabus (12 nel 2015)

Le aree più pericolose
Le regioni che segnano il più elevato numero di incidenti con bambini sono la Lombardia con 226, segue il Veneto con 106, l’Emilia Romagna con 85, il Lazio con 76 la Toscana con 73.
Il più alto numero delle piccole vittime lo fa segnare però ancora la Toscana come nel 2015 con 6 bimbi che hanno perso al vita, stesso numero nel Lazio, seguono con 5 Emilia Romagna, Puglia e Sicilia, e con 4 la Lombardia, il Veneto e le Marche.

L’ASAPS insiste nel ricordare che ogni volta che un bambino perde la vita sulla strada, il colpevole è sempre un adulto. Deprime il sensibile peggioramento dei dati del 2016 rispetto a quelli del 2015 anche se non si è toccata la cifra terribile di 65 piccoli morti nel 2014. Ripetiamo – conclude Biserni – il nostro sogno è quello di mettere solo degli zero nelle caselle del nostro Osservatorio. Per questo l’associazione continuerà con insistenza la sua campagna di informazione per tutelare i nostri bambini sulle strade facendo appello agli adulti!”

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