24.10.2017

Polizze professionali obbligatorie anche per gli Ingegneri

 

Polizze professionali obbligatorie 

anche per gli Ingegneri.

In questi giorni è d’attualità l’entrata in vigore dell’obbligatorietà per gli avvocati di stipulare polizze professionali per la propria attività legale. In effetti però quest’obbligo riguarda tutte le categorie aderenti a ordini professionali (giornalisti esclusi) già in base al Decreto Legge 13 agosto 2011 n. 138, convertito con modifiche nella legge 148/2011 ed entrato in vigore nel 2013. Nella prassi fino ad ora l’inadempienza in merito a questa norma non era però sanzionata.

Fra le categorie interessate vogliamo portare la nostra attenzione oggi su quella degli Ingegneri, nel cui specifico professionale insistono molteplici fattori potenziali di rischio e criticità che richiedono grande attenzione preventiva sotto l’aspetto assicurativo.

Cosa copre la RC professionale ingegneri?

Grazie alla sottoscrizione della polizza Rc professionale gli ingegneri si tutelano da eventuali errori o negligenze commessi nell’espletamento della propria attività lavorativa. Possono ricevere regolare rimborso nel caso di perdite generate da richieste di risarcimento avanzate da terzi, anche per le spese legali eventualmente sostenute durante un contenzioso.

Nelle costruzioni e impiantistica, tanto per fare un banale esempio, si può incorrere in errori come un calcolo errato dell’altezza dei pilastri di un edificio industriale, o in presunte mancanze ascrivibili all’attività di direzione dei lavori, così come in responsabilità nel merito dell’osservanza delle disposizioni sulla sicurezza dei luoghi di lavoro.

Chi la deve sottoscrivere?

Come evidenzia il Centro studi del Consiglio Nazionale degli Ingegneri l’obbligo di sottoscrizione della polizza è tale soltanto nel caso in cui l’iscritto all’Ordine eserciti realmente la professione e in forma autonoma.

La norma vuole che sia soggetto a obbligo chi pone la firma su un progetto ed esclude chi invece ha un rapporto di lavoro dipendente in forma pubblica o privata. Infatti nel caso di attività svolta alle dipendenze di qualcuno, sarà il datore di lavoro ad assumersi l’onere della copertura assicurativa.

Se il collaboratore viene assunto dallo studio grazie a un contratto di lavoro subordinato “non avrà alcun obbligo di stipulare una polizza personale e autonoma”, in questo caso infatti le prestazioni coinvolgono in prima persona la struttura organizzativa dello studio e “saranno perciò coperte dall’assicurazione stipulata dal titolare”.

Nel caso in cui il rapporto di collaborazione coinvolga il titolare di una partita iva o un consulente esterno, vige invece l’obbligo per il professionista che presta la propria attività di sottoscrivere una polizza individuale che lo preservi dai “danni derivanti dall’esercizio dell’attività professionale”.

Per saperne di più vale la pena di scorrere le linee guida redatte dal Cni soprattutto laddove si specifica che “Ai fini dell’assunzione dell’obbligo di assicurazione, la posizione dei collaboratori e dei consulenti di studi professionali varia in funzione della tipologia contrattuale che caratterizza il rapporto di collaborazione o di consulenza”.

Per tutti coloro che sono soggetti alla sottoscrizione di una polizza è buona norma essere in regola prima dell’assunzione di un qualsiasi incarico. Come stabilisce la legge infatti è un diritto del cliente chiedere di poter prendere visione della polizza prima di affidare definitivamente l’incarico al professionista. La polizza garantisce una regolare copertura a favore di liberi professionisti, studi associati, ma anche dipendenti, praticanti e collaboratori.

Come scegliere la polizza
La sottoscrizione di una polizza professionale Rc ingegneri comporta un’analisi preventiva ed una lettura attenta della documentazione prima di apporre la firma sul contratto. È inoltre importante fare estrema attenzione alla compilazione del questionario allegato al fascicolo della polizza e considerare attentamente elementi quali il massimale, la franchigia, le spese legali, la presenza eventuale di una doppia polizza.

Come sempre ci permettiamo di consigliare, data la vastità del mercato e la complessità della materia, di affidarsi a un buon intermediario assicurativo che potrà estrapolare fra le tante soluzioni proposte dalle diverse compagnie quella più idonea a rispondere alle esigenze del singolo professionista. L’importanza del broker assicurativo, in questa stagione del “fai da te” diffuso e favorito dai molti strumenti offerti dal web, si fa ancora più centrale e dirimente proprio per muoversi negli scenari legati alla complessità normativa e di soluzioni che riguardano il mondo delle attività professionali, delle aziende, degli enti. (fonte: EdilTecnico)

Polizze professionali obbligatorie anche per gli Ingegneri